Cantina Leonardo da Vinci

Leonardo trasse ispirazione dalla natura in vigna ed ebbe un rapporto autentico e quotidiano con il vino: aspetti intimi che ritroviamo nel corso di tutta la sua vita, grazie anche a codici e testi trasmessi fino ad oggi. La passione per la viticoltura prende vita fin dai suoi primi anni a Vinci, borgo della campagna toscana, immerso in un territorio e vocato alla coltura della vite, dove la famiglia aveva possedimenti e vigne, fino agli ultimi anni a Milano.

Nel corso degli anni Leonardo si recò anche in Romagna, per volere di Cesare Borgia che lo assoldò per le sue doti e il suo sapere di ingegnere militare. Qui poté assaggiare i vini locali e comprendere tecniche di vinificazione altamente sviluppate. A Milano, Ludovico il Moro gli donò un ettaro di vigna come ricompensa per la realizzazione dell’Ultima Cena, il Cenacolo. Questo fu l’unico bene di proprietà del genio ad essere citato nel suo testamento.

Leonardo era particolarmente affascinato dagli effetti benefici che il vino riflette sull’anima e l’alimento vino veniva regolarmente annotato nella lista della spesa.

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