Asprinio De Angelis

Tra i vini campani, l’Asprinio è sicuramente quello più immediatamente riconoscibile non solo per il carattere “aspro” da cui discende il nome ma soprattutto perché, a differenza di altri vitigni, ha alle spalle una storia di secoli attestata sia da fonti documentali che da citazioni letterarie; Infatti, del vitigno e del vino Asprinio e della sua area tipica di coltivazione e produzione – la pianura a nord di Napoli – si hanno diverse notizie documentali, alcune risalenti alla fine del 1400, come un atto notarile del 1495 per il contratto di affitto di un podere di sei moggia nel circondario di Caivano che prevedeva anche la fornitura al proprietario di due vasi di vino, uno di asprinio ed uno di verdesca, oltre al reinnesto delle uve nere con uve verdesche e asprinie. O un altro documento del 1584, che riporta la rendita di 332 ducati per la produzione di 103 botti di vino (Libertini, 2003). Circa l’origine del vitigno, sono state formulate diverse ipotesi.

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